martedì 30 ottobre 2012

Just a short Story - The Shadow

Riecco qui le "Just a short Story", vi mancavano, vero? x3
Bando alle ciance, però xD
Ecco qui la nuova "Story" per voi . . . .


La scogliera, alta, rocciosa, a strapiombo sul mare.
Lo sciabordio delle onde che s'infrangevano sugli scogli.
Un sorriso.
Amaro, triste, melanconico.
Il vento soffiava dal mare, le scompigliava i lunghi capelli rossi.
Ormai, che altro poteva fare?
L'aveva visto.
Con un'altra, mora.
La classica sgualdrina che fa di tutto per complicare la vita altrui.
Lei guardò il mare, sotto, in basso.
Odore salmastro, che saliva.
Una lacrima le rigò il volto.
Fece un passo in avanti.
"Ancora un poco." pensò. "Ancora un poco e tutto questo strazio finirà."
Una nuova lacrima.
Un nuovo passo.
Guardò il terreno erboso, che tra poco sarebbe sparito, lasciando spazio al vuoto. Al mare. Agli scogli. Alla morte.
Il sorriso si fece più amaro.
Poi un'ombra, sul terreno.
Famigliare.
Qualcuno le prese una mano.
"El, non farlo. Elisabeth."
"Ormai, che mi resta? Vai con quella, Sam. Vi ho visti."
La voce di lei, monotona. Come se recitasse una litania.
"El. Quella, quella con cui mi hai visto. E' mia cugina, El."
Lei si voltò.
Il sorriso melanconico era sparito, cedendo il suo posto ad un sorriso felice, allegro. Innamorato.
Lui ricambiò il sorriso.
Si abbracciarono.

La scogliera, alta, rocciosa, a strapiombo sul mare.
Lo sciabordio delle onde che s'infrangevano sugli scogli.
Due sorrisi.
Allegri, felici.
Ed un bacio che durerà per sempre.


Che ne dite?
Mi è venuta bene o no? :D x33
Commentate, mi raccomando!! é.é
E tra poco, il debutto di Bella!! *o*
Ma non vi anticipo, niente, sarà una sorpresa, tenete duro, eh! xD

Vostra,
Destiny.

mercoledì 24 ottobre 2012

Le Memorie del Sangue - Blood Angels


Ed eccoci qui col secondo racconto della nostra amata Lyka! *w*

BLOOD ANGELS

Uhm. Braccia. Gambe.
Braccia o gambe?

Era sempre così indecisa lei.
<<Boh…vada per le gambe >>.
La commessa la guardò stancamente, e si chinò a frugare sotto al bancone.
Ne uscì dopo qualche secondo
<<Senta, c’è un piccolo problema…sono due sinistre, di cui una tatuata…fa lo stesso?
No. No che non faceva lo stesso!
<<Mi scusi, ma lei mi aveva detto...>>
<<Mi ero sbagliata. Le vuole insomma?>>
Incertezza.
<<N...no, grazie lo stesso>>

Uscì dal piccolo e maleodorante negozietto, osservando svogliata la vetrina, cui avevano appeso un foglietto che recitava:
Vendesi organi, superofferta! Arti superiori ed inferiori, unghie, midollo osseo, e tanto altro ancora! Fino ad esaurimento scorte! L’offerta è valida dal 3 al 15 novembre. Affrettati!
Un fastidioso mal di testa l’assalì.
<<Oh Cristo…non ce la faccio più>>.
Ridiede un ultimo sguardo alla vetrina. No, non si sarebbe abbassata a tanto.
Sogghignò. Che vadano al diavolo, loro e le loro merci putride.
<<Beh…andiamo allora>>.

Scattò verso l’alto, verso il cielo coperto, atterrando sul tetto del negozio.
Una pallida luna rischiarava debolmente il profilo esile e un po’ fanciullesco di lei, stretta nei jeans strappati e la felpa lurida. Aveva i canoni della bellezza prematura di una sedicenne.
<<E hanno ancora il coraggio di chiamarmi signora…>> Rise tra sé.
Sospirò, ed iniziò a correre sul tetto, saltando alla fine su un altro, e così via, finche non raggiunse la periferia di quella grande città.
Le luci delle macchine la abbagliavano mentre filava sopra le strade, dagli alti palazzi della via. Ma era uno spettacolo bellissimo, e lei ne era molto affascinata.
<<Chissà se il sole assomiglia anche solo vagamente a questo splendore…>>

Era arrivata in fondo alla via, quando vide un gruppetto di ragazzi sotto, che ridevano tra di loro.
Il profumo della carne le invase le narici, mentre gli occhi le si dilatavano, le pupille nere come pece.

<<Uhuhuh…ma che…dolce essenza>>
Inebriata dal caldo odore di membra vive e morbide, quasi pallide, dei ragazzi,
saltò dal decimo piano, atterrando silenziosa alle loro spalle.
Il suo “peso morto” era di più o meno 39 chili.
Li seguì per un pezzo.
Dai loro discorsi capì che i quattro erano studenti dell’ ultimo anno di un liceo, e che erano andati a festeggiare le ammissioni a scuola. La ragazza, una tipa alta coi capelli color rame ricci, si chiamava Melissa, mentre gli altri tre ragazzi (uno alto con gli occhiali e gli altri due di media corporatura, uno moro ed un altro castano chiaro) si chiamavano Marco, Dario e Antonio. Erano pieni di gioia, di speranze…
<<Di un futuro…>> sussurrò.

- - -

Bah, non le importava. Tanto, prima o poi di qualcosa bisogna morire, no?
<<Sono la peggior egoista…>>
Erano passate 3 ore da quando aveva scorto per la prima volta il gruppetto.
Adesso si erano sciolti, ed erano rimasti solo la ragazza riccia e quello con gli occhiali.

Voltato l’angolo si lasciarono anche loro.

Restò solamente la ragazza, che camminava in fretta, avvolta nella lunga sciarpa di lana rossa. Si dirigeva verso casa sua, con l’immagine del letto che la aspettava, il proprio cane a farle le feste, tutto contento per l’arrivo della sua padroncina. E lei lo avrebbe accarezzato, ridendo quando lui le avrebbe leccato la faccia...

<<Quasi quasi la lascio andare…>> pensò per un breve istante.
Ma il mal di testa peggiorò, e lei comprese le due alternative: o ucciderla, o morire di fame. C’era anche una terza possibilità: tornare al negozietto ripugnante e chiedere di nuovo umilmente qualcos’altro il più in fretta possibile. Scosse la testa allontanando tale disgustoso pensiero.
Quindi camminò velocemente, e la raggiunse.
La ragazza non ebbe modo di urlare nemmeno una parola, che lei la abbracciò nell’abbraccio stritolatore della morte, spezzandogli le ossa con rumore angosciante.
Poi con le mani le tagliò la schiena, arrivando alla spina dorsale rotta, succhiandole il midollo osseo e facendosi beare del sangue che schizzava da tutte le parti, inondandola di rosso. Ahhhh…che bellezza…
Chiuse gli occhi, e affondò con un rumore secco la mascella nella testa della ragazza, facendole spezzare l’osso e penetrando con i denti e la lingua il cervello caldo, che le si riversò in bocca. succhiò tutto fino all’ultima goccia.
Non aveva notato però che nel frattempo gli occhi della tizia erano usciti dalle orbite e le penzolavano lugubri dalle orbite vuote.
<<Pff…stavo per farmi sfuggire la parte migliore.>>
afferrò i globi oculari, e li stacco dal viso. Poi li mise in bocca e li masticò un po’. Poi li buttò giù.

Fece la stessa cosa con la lingua e gli organi interni della pancia.
Non soddisfatta, aprì le costole rotte, e prese il cuore ormai fermo, lo tagliò con le lunghe unghie e infine lo ingoiò.

Ormai il corpo della ragazza era ridotto ad una poltiglia rossa, che si mescolava al caldo color dei capelli. La bocca aperta in una smorfia di eterno terrore.
Gli occhi spezzati di una vita.

- - -

Quella sera, sul pianerottolo del piccolo negozio di generi “alimentari”, venne rinvenuto un intero assortimento di carne maciullata e arti ancora visibili.
C’era un biglietto, sopra alla montagnola di carne ancora calda

ECCO LA SCORTA PER DUE GIORNI.
SPERO CHE VADA A SOSTITUIRE LA VOSTRA ROBACCIA.

DAL PRODUTTORE, AL CONSUMATORE!”



Vostra,
Lyka 

lunedì 22 ottobre 2012

Angel - Parte 4

Si, lo ammetto ;3
Era da . . . . . . taaaaanto che non scrivevo di Angel x3
E si, mi mancava, e penso che manchi anche a voi :3
Ecco la quarta parte *w* (tra scuola ed impegni vari, scrivere mi risulta complicatuccio T3T)

"Iniziamo la lezione di oggi . . . " furono le ultime parole che Angel riuscì a cogliere prima di abbandonare la testa sul banco.
Ormai, che senso aveva star sveglia?
Avrebbe solo sentito di più quei maledetti pensieri maligni.
Tanto vale passare l'ultima ora a dormire, a pensare ai fatti suoi per una dannata volta.
"Solo cinque minuti." si disse.
Alla fine, però, dormì l'ora intera.
Ad un certo punto sentì un leggero brivido sulla schiena.
Non un brivido freddo, ma piacevole, lieve.
"Hey." si sentì dire gentilmente da una voce.
Dason.
"Dormito bene, Angel?" le chiese sorridendole.
Lei si stiracchiò come un gatto.
"Mai dormito meglio. Giuro, questo banco è stranamente comodo!" rispose ridendo.
"Temevo non ti svegliassi più. La campanella è suonata da un pezzo oramai." disse Dason.
"Poco importa." rispose Angel.
Mise libro, quaderno ed astuccio nello zaino.
Poi uscirono dalla classe.
Angel chiuse la porta alle sue spalle.
Dason stava già avviandosi verso l'uscita, quando Angel lo chiamò.
"Hey, dove vai così di fretta? Prima voglio farti vedere un posto." gli disse.
Lui incuriosito la seguì.
Angel aprì una porta, ed iniziò a salire una rampa di scale.
Alla fine della scalinata, un corridoio.
"Strano, questo posto è desertico." pensò lui.
"Non tutto è come sembra." disse Angel.
"Ma come . . . "
"No, non fare domande. Ti spiegherò tutto non appena arriviamo." lo interruppe lei.
Tirò fuori da una tasca dello zaino una vecchia chiave di ferro, un po' arrugginita.
Infilò un corridoio.
Un piccolo corridoietto illuminato da una luce fioca di una lamadina ormai vecchia.
Alla fine del corridoio, un portone di legno.
Mise la chiave di ferro nella serratura del grosso portone.
La chiave girò nella serratura, cigolando.
Poi il portone si aprì, quasi da solo.
"Vieni." disse a Dason.
Lo prese per una mano, ed assieme entrarono nell'enorme stanza.
Poi un tonfo sordo.
Il portone si richiuse dietro di loro, come stregato.

Ansiaaa x3
Alla prossima :D
Il racconto si fa sempre più intrigante, vero, eh? *o*

Vostra,
Destiny.

giovedì 18 ottobre 2012

Una Fata tra noi :D

Buon pomeriggio popolo del Mondo al di là dello Specchio :D
Vi mancavo, non è vero?? xD
*Si, si, non scrivi da solo due giorni e pensi che tu gli manchi? Mbah . . . *
Ok, il mio cervello pensa l'opposto di quel che dico v.V
Beh, ma non sono qui per tartassarvi coi miei assurdi monologhi :3 *Non oggi . . . *
Bensì per presentarvi un nuovo membro del nostro folle mondo di scrittrici amanti del Fantasy *o*
Chi sarà mai? E di che parlerà?? x3
Ok, di che parlerà lo dice anche il titolo é.é
Aluora, prima vi metto il suo banner, poi vi spiego tuuutto su di lei xD


Eccolo qui :D
La sua rubrica si chiamerà "Come into the Magic"
*Faigo il banner, vero? x3 Modestamente, l'ho fatto io é.é Ahahah :')*
Lei è Bella (acronimo di Beatrice :3) e ci racconterà di fate (e si, anche demoni, pecchè no? v.V x3)
Anche lei posterà "tramite me", come già faccio con l'amata Lyka :3
*Amata? Si si, la nostra Vampira ha già delle fans :D*
Penso che siate mooolto curiosi di vedere un suo lavoro x3
Beh, pazientate un pochino ancora, giusto il tempo di farla calmare dall'euforia (e di farle ricordare la mia mail e.e xD)
Cominciamo col darle un bel "Benvenuta Bella!", ne sarà contenta!! x3
(E già lo era quando ho accettato la sua proposta di scrivere in questo blog, figuratevi ora che l'accoglierete con la nostra famosa ospitalità :D)
Per ora vi saluto, ma beh, non si sa mai . . . potrei ritornare oggi con altre novità xD
Voi, aspettatevi di tutto da me xD
(Ovvio, tranne che improvvisamente spicchi il volo e levi le tende, questo non accadrà MAI xD Eheheheh x3)

Vostre,
Destiny, Lyka e la "new entry" Bella :3

lunedì 15 ottobre 2012

Grafiche grafiche grafiche! *o*

Vedo che le mie grafiche sono sempre più richieste :3
Oggi un'amica mi ha contattato, e mi ha chiesto di crearle una grafica per la copertina di Facebbok.
Quindi . . . . . . . . .
Ecco qui il mio lavoro!! :D
(Bea, spero ti piaccia ;3)



Bea mi aveva richiesto una copertina che mostrava un paesaggio irlandese (in poche parole un bel prato verde, io ho scelto questo, con anche qualche albero e un bel cielo azzurro :3) con una frase, che mi ha detto, "Believe in your dreams"
Ed ecco qui il mio lavoro ;3
Che ne pensate?
Rammento, le prenotazioni sono sempre aperte, e si può richiedere anche una grafica per Facebook come questa ;3

Vostra,
Destiny.

domenica 14 ottobre 2012

Nuova Grafica :)

Oggi ho notato con piacere una nuova prenotazione per una grafica :D
Ne sono molto contenta, e spero che ne susseguiranno altre in futuro *w*
Ora passiamo alla grafica ;3



Passiamo al commento, come sempre :3

Patrizia mi ha richiesto una grafica sui toni del nero, come animale un gatto.
Et voilà :D
Questa immagine mi piace molto, soprattutto perchè anche io sono un'amante dei gatti x3
Un tocco di colore è dato dal rosso degli orecchini e delle labbra della ragazza, e dal riflesso dei raggi del sole.
In più mi fa venire l'ispirazione per uno dei miei classici detti: "A cat can love you more than a man."
Che tradotto sarebbe: "Un gatto può amarti più di un uomo."
E penso prorpio che questa mia frase si addica bene all'immagine che ho scelto ;)
Spero che ti piaccia, Patrizia :D

Non esitate a prenotarvi, faccio anche grafiche per le copertine di Facebook :)

Vostra,
Destiny.

venerdì 12 ottobre 2012

Nuova Grafica :D

Era da un po' che non graficavo, anche perchè nessuno si è mai prenotato e.e
Però, oggi una prenotazione c'è stata :3
Eh beh, ne sono contenta V.v
Lasciamo stare i miei monologhi, anche se ora ci avrete fatto l'abitudine x3
E passiamo alla grfica :3


Allora, Beatrice mi aveva chiesto una grafica sui toni nero/blu, come animale un lupo.
E se non erro, è anche un'amante del genere Fantasy, giusto? (Non vorrei sbagliare x3)
Io ho scelto questa immagine, che trovo davvero bella, che rappresenta una "Dark Fairy", come la definisco io, che sta suonando un violino; accanto a lei un lupo.
Lo sfondo ricorda molto un paesaggio Fantasy, le montagne coi riflessi del sole, gli alti alberi, e anche l'arco di pietra (che per me simboleggia un po' il passaggio dal mondo reale ad un mondo molto più fantastico, magico, insomma, il mondo che tutte le amanti del Fantasy un po' si sognano); i colori predominanti sono nero, blu-violetto e un color verde petrolio. (con ovviamente, un tocco azzurrino per il cielo :3)
Spero che ti piaccia ;D (e ti assicuro, avevo molte immagini a disposizione, ma questa mi ha davvero colpito, e penso che ti rispecchi un po' :3)

Ah si, vi rammento, per le prenotazioni lasciatemi un commento qui nel post, con specificato nome, colore/i preferito/i e animale preferito ;)

Vostra,
Destiny.

(E mi raccomando, stavolta, tante prenotazioni!! x3)

giovedì 11 ottobre 2012

Dal diario di una Strega - Morphea


Althea stavolta ha quasi rischiato di combinarla grossa, ma molto molto grossa.
Primo, Lay è quasi passata all'altro mondo.
Le ha fatto prendere un tale spavento, poveretta.
Quando era arrivata per controllare il macello, oltretutto già combinato, è letteralmente diventata color fulmine.
Secondo, il campo di margherite ora è una specie di campetto da baseball . . .
Quando è rinvenuta, Lay mi ha supplicato di far venire un bel temporalino coi fiocchi per far rifiorire le margherite.
Anche se una supplica proprio non era.
Sebbene Lay può sembrare una minuta spaurita streghetta amante dei fiori, una Strhippie, come la canzona Althea, è proprio un . . . mostro della palude?
Mi ha puntato uno stecco di pungitopo contro, parola mia.
Mi ha detto che avrebbe aperto il barattolo dell'uragano Katrina se non fossi intervenuta . . .
E beh, si dia il caso che Katrina sia "leggermente" devastante, e credo di voler evitare una catastrofe . . .
L'ultima volta non l'ho ascoltata e beh, quella è una storia che tutti o quasi conoscono.
Fatto sta che sarebbe meglio per . . . beh, il mondo intero, che Katrina rimanga un po' a nanna.
Ora meglio controllare qualcuno dei miei incantesimi per temporali.

"Come far rifiorire un campo secco - Volume 3"

Meglio trascrivermi la formula, mica di andare in giro col libro sottobraccio, queste cose le fa Strega Arcade, non io, di certo!



Spero che vi piaccia!!  ;D
Vostra,
Destiny.

Buon temporale a tutte  :3  (Scherxo xD)

martedì 9 ottobre 2012

Le Memorie del Sangue - Dark Angels



So che eravate impazienti di vedere la nostra Lyka all'opera  :D
Beh, ecco quà il suo primo racconto!! *w*
Leggete, e diteci che ne pensate! :D


DARK ANGELS

Stava sdraiata languidamente lungo il marciapiede solitario, le ombre dei
grattacieli poco illuminati che ricadevano a terra.
I relitti naufragati dei ricordi dentro di lei scandivano, ora dopo ora, i momenti della giornata vissuta.
C’era stato, di mattina, un litigio a scuola.
Nel pomeriggio una diaspora coi vicini, e la sera, il verdetto di sfratto dal suo padrone di casa.
Adesso la notte non passava mai.

Era strano, come d’improvviso cambiano le persone.
Non riconosceva più sua madre. Non riconosceva più suo padre, né suo fratello. Non riconosceva più nemmeno i suoi amici. E, soprattutto, non
riconosceva se stessa.

Erano tutti troppo, troppo distanti da lei e dalla sua immagine di “vita perfetta”.

Ai fatti quotidiani c’era ormai passata sopra, ma gli sprazzi di memoria ancora la investivano come vento gelido.
Vedeva, in un passato, sua madre che camminava verso di lei, inondata dai raggi splendenti del sole. La stava chiamando dolcemente, con quella voce un po’ bambina.
Le chiedeva se le andava il gelato a merenda.
E sentiva, la risposta incerta di bambina, che gaiamente proclamava un forte “Sì”.

Nell’aria ronzava il suono di un disco un po’ inceppato dal tempo.
Quella canzone…oddio, com’è che si chiamava?...

“…Ogni notte passa
e getta un fiore a qualche porta,
rosso come il sangue
del suo cuore di una volta.
Poi galoppa via fino all’inganno dell’aurora,
dove qualche gaucho
giura di sentirlo ancora…”

NO. Era un disco ormai rotto, un disco spezzato quello.
Il disco della sua vita, spezzata come fosse ramoscello.

Non sarebbe più stata integra.



Ma ancora c’era speranza.
Quella notte, era speciale per lei.

Nell’aria tutt’intorno un profumo d’estate aleggiava, insieme a voci allegre, suoni.
Un cordone infinito di sensazioni che la invadeva.
Proclamava pace, quella mai avuta.

Sì, era speciale quella notte.

- - -

Il vampiro si staccò soddisfatto dal corpo ancora tiepido della ragazza, gettandola disinteressato per terra. Non era male il suo sangue, anche se stuccava un po’ per via del sapore dolciastro dell’alcool.

Si mise a sghignazzare ripensando ad un’ora prima, quando la ragazza le si era seduta accanto nel locale fumoso, supplicandolo di offrirle
Un sollievo dalle sue brutte giornate”.
Alcool, naturalmente.
Lui le aveva offerto le marche più prestigiose di superalcolici per un’ora, e l’altra se li era scolati tutti senza fiatare.
<< Tanto paghi tu >> gli diceva di tanto in tanto.
Lui ne era rimasto affascinato. Era una ragazza molto carina, begli occhi, bella faccia, ma non era questo che gli premeva. Era il fatto che lui desiderasse a tutti i costi di instaurare con lei un rapporto umano, di parlarle, di spigarle chi era in realtà
Sono un vampiro.”
e di sentirsi dire
Non m’importa.”
Che lei capisse. Ma non c’era modo di raccontarle la verità. Non poteva.

Anche se a malincuore, appena ne ebbe l’occasione, l’aggredì, nel vicolo buio adiacente al locale, suggendone fino a poco prima la morte, la linfa vitale.


Così, mentre la guardava agonizzare in quel luogo fetido, la sua voce interiore diceva:
Sarà pure brutto uccidere, ma oggi hai visto un po’ di vita. Un po’ di sole”.
Annuì tra se e se, mentre ripensava alla visione avuta attraverso il sangue.
Il giardino, il sole…calore umano.
Un sorriso triste invase il suo volto mentre guardava l’ultimo luccichio di vita, spegnersi definitivamente negli occhi della ragazza.

<< Non c’è luce infondo al tunnel. Tutt’al più un po’ di rimpianto. >>





Vostra,
Lyka.