venerdì 31 maggio 2013

Hinode - Tra ali e artigli - Secondo capitolo

Bene streghette e angiolette (o maghetti e angioletti, vedete voi :'3) ho appena ricevuto da Hinode il secondo capitolo del suo racconto ;D
Beh, che aspettiamo?
Ecco a voi ;3



Aspetto. Aspetto. Aspetto.
Ma a un certo punto sento il calore di un corpo dietro di me e una mano sulla mia spalla. 
- Clarissa? 
- Sì. 
È un ragazzo alto, magro, dagli occhi verdi, grandi. I capelli neri, la carnagione lattiginosa. È bello. 
- Vieni.
- Ok.
Lo seguo fino in cima alla Trinità, fino a sopra Piazza di Spagna. Giro l'angolo, siamo soli in un vicolo di cui non sapevo l'esistenza.
- Togliti la maglietta.
- Nemmeno morta! 
- Vuoi capire come comportarti o vuoi rimanere nella confusione!?
- Non mi spoglio davanti a uno sconosciuto e per lo più in piazza di Spagna. 
- Allora dammi i polsi.
- Ok . . .
Mi tiro su le maniche, e gli mostro i polsi. Le sue mani mi sfiorano. Sono calde. Percorrono tutto il braccio. 
- Perfetto, posso darti la notizia che non diventerai un mostro.
- In che senso?
- Non fare domande, fammi vedere . . .
Mi tira su l'altra manica.
-Guarda qui . . .
Mi indica la spalla.
- Merda . . .
E non aggiungo altro. Un tatuaggio. Un acchiappasogni con delle piume blu che pendono e attorno una piccola scritta in cirillico:

Существует всегда есть причина . . .

- Che vorrebbe dire?
- Niente, semplicemente di che clan sei.
- Ovvero?
- Non lo so . . .
- COME NON LO SAI!?
- Non lo so! Non ho mai visto una piuma come quella!
- E che cazzo! Ti ho chiamato perché non sapevo cosa fare e adesso nemmeno tu sai chi sono!? La mia vita non potrebbe andare peggio!
- Stai tranquilla! Lo scopriremo!
- Ma tranquilla un cazzo! Lasciami in pace va!
E mollo un pugno sul muro. Sento un tonfo fortissimo. E vedo una crepa.
- Come . . .
- Adesso rilassati e stai tranquilla. Non vogliamo distruggere tutta Piazza di Spagna.
Faccio un respiro profondo, mi ricompongo.
- Ok... Adesso che dovrei fare?
- Aspetti.
- Cosa?
- La luna piena, e intanto faccio un paio di ricerche sul tuo tatuaggio. Tieni, se hai bisogno chiamami.
Mi da un biglietto con sopra il suo numero.
- Ok . . .
- Adesso cerca di stare calma e riguardati.
- Va bene . . .
- Ah, un'ultima cosa, io sono Fabio, piacere.
- Piacere mio . . .
- Allora . . . Ci sentiamo.
- Ok . . .
Rintronata, frastornata, confusa, rimbambita tutto quello che vuoi. Tutto tranne consapevole. Non ci capivo più nulla. Mi avviai verso l'unica certezza della mia vita.
Casa.



Vostra,
Hinode.

*Un frullio d'ali, una bianca piuma* 

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