martedì 4 giugno 2013

Hinode - Tra ali e artigli - Terzo capitolo

Buonsalve gente ;3
Ecco qui la terza parte del racconto della nostra Hinodeeee *^*



Mi avvio verso casa. La strada è sempre quella. Giù per via Francesco Crispi, fino a Via del Babuino, svolta a viale fontanella, Via Adelaide e guarda a destra. Un piccolo buco nel centro città. Salgo le scale, saluto mamma, mi chiudo in camera. Mi tolgo i vestiti sudici per la sudata. C'è un sole che spacca le pietre.
Mi guardo allo specchio. Una ragazza bassa, scheletrica, insignificante. Lunghi capelli rossi, grandi occhi rosa. Non sto scherzando. Sì, sono rosa. Carnagione cadaverica e lentiggini manco a pagarle. Zigomi sporgenti, labbra a cuore, fossette che spuntano nei miei radi sorrisi. Viso a punta, naso all'insù. Collo magrissimo. Seno meno di zero. Una prima scarsa. Gambe corte, busto corto. Arrivo a malapena al metro e cinquanta. Si, sono nana. Molto nana. Ma non mi dispiace il mio "essere piccola" anzi. A volte risulta molto utile. Sgattaiolare via nel mio nulla. E sparire. Insomma. A volte quelli chiamati difetti possono risultare utili. Un'altra cosa positiva è che è quasi impossibile che io trovi un ragazzo più basso di me.
Mi metto un paio di leggins e una maglietta pescati a caso. Mi corico sul letto incollata al computer e cerco su google la parola che odio di più al mondo in questo momento: Arpia.
Leggo qualche frase su Wikipedia

Le arpie sono citate nell'Odissea di Omero (libro XX): in una preghiera ad Artemide Penelope ne parla come di procelle e ricorda che rapirono le figlie di Pandareo per asservirle alle Erinni. Esiodo parla di due arpie, Aello e Ocipete, figlie di Taumante ed Elettra; di esse dice che avessero una magnifica capigliatura e che fossero potenti nel volo.
Nelle Argonautiche di Apollonio Rodio (libro III) le arpie, per ordine di Hera, perseguitano il re e indovino cieco Fineo, portandogli via le pietanze dalla tavola e sporcandogliela.

Non c'è scritto bene cosa sono, come si manifestino.
Squilla il telefono.
-Pronto?
-Clarissa?
-Nikolaevna!
-Ciao tesoro, come stai?
-Insomma, tu?
-Io bene dai . . . Perché insomma?
-Mah, lascia stare.
-No dai . . . Dimmi.
-Ho conosciuto un ragazzo carino.
-E ci stai male!?
-Non è per quello. E' che . . .
-Ok. Non ne vuoi parlare, ho capito.
-Ecco. Ora scusa ma devo studiare, ci sentiamo dopo.
-Ciao tesoro.
Riattacco.
Cerco degli acchiappasogni. Apparte quello di Miley Cyrus non c'è niente.
Spengo. Finisco i compiti e faccio i miei doveri. Rimango perennemente chiusa in camera.
Doccia. Pigiama, e a letto.
Confusione in testa. Troppa.



Vostra,
Hinode.

*Un frullio d'ali, una bianca piuma*

Nessun commento:

Posta un commento