mercoledì 17 luglio 2013

Hinode - Tra ali e artigli - Quindicesimo capitolo

Capitolo 15!
Ho quasi finito eh, questo è il penultimo ;3


Mi giro verso Fabio che mi guarda con i suoi magnifici occhi verdi smeraldo. Verdi speranza, occhi che mi fanno ancora sperare in un futuro meno triste, un futuro migliore. Mi avvicino a lui, lentamente, quasi cercando di non farmi vedere. Ma lui mi vede, bene, e soprattutto io vedo lui, lui che forse è l'unica figura nitida della mia vita.
Fa un passo verso di me, mi prende le mani, mi sfiora le piume. Io mi ritiro. Le mie orribili piume. Mi sento un mostro, on orribile mostro. Mi prende tra le braccia e mi sussurra: -Non avere paura di me . . . - Siamo vicini, molto, ci separa un respiro. Io gli rispondo a voce bassissima: - Non ho paura di te, ma di me, di quello che sono, di quello che posso fare . . . - Mi stringe ancora più forte, mi prende il viso tra le braccia e per la seconda volta mi asciuga le lacrime. Anche io gli sfioro il viso con le mani, poi le passo sulle spalle. 
Mi passa le mani dietro la nuca e, finalmente le nostre labbra si sfiorano, fino a toccarsi. La mia testa sta per scoppiare. Ma proprio quando il nostro magico tocco sta per diventare un bacio, lui mi passa le mani sulla schiena e mi stringe al petto. 
Perché? Perché ogni volta che stiamo per baciarci tutto si ferma? 
-Clarissa . . . Non ti preoccupare. Tu sei perfetta così come sei. E non sei un mostro.
Parole che risuonano imperterrite nella mia testa. E che mi fanno accennare un sorriso. Lo guardo negli occhi, e gli do un bacio sulla guancia. Finalmente anche lui sorride, mi accarezza una guancia e poi mi dice: 
-Forza, è ora di andare, andiamo a farti vedere da Thiago.
Ci avviamo verso l'entrata, con quella che a tutti sembrerebbe una passeggiata normale. Ma c'è una cosa che  la rende molto differente dalle altre. Io e Fabio ci avviamo . . .
Per mano.
 
 
Vostra,
Hinode.
 
*Un frullio d'ali, una bianca piuma*

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